Il camper per MCS ha una struttura ormai ben definita. Si vede chiaramente come è stato diviso lo spazio interno, con un’area living molto ampia e una dedicata ai servizi (angolo cottura e bagno) piuttosto sacrificata. E’ stata una mia scelta precisa perché il Dr. William Rea mi ha insegnato che maggiore è lo spazio di vita di un malato, migliore è la qualità dell’aria di cui può godere al punto che alcuni malati migliorano anche solo trasferendosi in appartamenti dai soffitti più alti.
Si osserva una struttura effettuata con legno massello non trattato da me individuato dopo una ricerca di due anni che mi ha messo in contatto con fornitori in tutta Italia. A chi si trova al Nord consiglio assolutamente di rivolgersi a Klaus Pichler a Bolzano, una ditta che ha legni di primissima qualità e una grande esperienza. Mi hanno insegnato tutto quello che so sul legno e sono davvero molto riconoscente loro per il tempo che mi hanno dedicato.
I pannelli sono di alluminio e le finestre sono purtroppo in policarbonato. Esistono anche finestre per camper in cristallo, che sarebbero in assoluto più consigliabili, ma avevano una guarnizione di gomma intollerabile, odorosa e puzzolentissima. Così ho dovuto accettare il compromesso di usare finestre di plastica di prima qualità, ma almeno con una guarnizione di gomma non odorosa.
Il problema delle gomme è determinante in un camper perché servono le guarnizioni agli sportelli e alle finestre. Ognuno deve testare quella più idonea alla propria sensibilità chimica. Per esempio la guarnizione del portellone di fianco doveva essere cambiata assolutamente (si tratta di un camper usato) e quindi ho dovuto metterla al sole per tutta l’estate per farle perdere un po’ di odore. Adesso che sono arrivate delle piogge pesanti è stato necessario installarla e spero che perda quel po’ di odore residuo prima che il camper sia finito.
Per le finestre è possibile non usare alcun sigillante, ma io ho trovato un silicone atossico, usato addirittura per gli acquari, che tollero (una volta asciugato si intende) in piccole dosi e così, almeno per le finestre riusciremo ad utilzzarne un po’ con una maggiore garanzia di tenuta per l’umidità.
Ho chiesto di mettere una parete di separazione tra la cabina guida e l’ambiente di soggiorno perché non sopporto l’odore delle plastiche del cruscotto o dei tessuti sintetici dei sedili. Già oggi infatti posso entrare nella mia automobile “superbonificata” soltanto con una spessa mascherina ai filtri di cotone.
Per evitare contaminazioni da fumo dei cibi cucinati o dal bagno (che non è chimico, ma in ogni caso comporta sempre umidità e fenomeni putrefattivi) ho chiesto anche di avere una parete di separazione tra area di soggiorno e area di servizi. In particolare ho chiesto di poter avere una porta che fungesse alternativamente da porta del bagno e da porta di chiusura dei due ambienti. Questo significa purtroppo che si ha il bagno a vista mentre si cucina e si vuole proteggere l’area di soggiorno usando la porta per chiudere la parete divisoria, ma per me è stata una scelta voluta per risparmiare sugli spazi e avere maggiori funzionalità dal punto di vista della qualità dell’aria. Useremo una tenda sull’uscio del bagno per avere un certo decoro mentre si cucina.
Ho anche testato i tubi per l’acqua e ho acquistato il purificatore per l’acqua ai carboni attivi Seagull IV; amici tedeschi con MCS mi dicono che questo purificatore avrebbe vinto un premio di una rivista del settore quale purificatore migliore per i camper in quanto efficace e non necessita di corrente elettrica. Si tratta di un purificatore classificato addirittura dall’Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA) degli Stati Uniti.
I tubi adatti per MCS sono in metallo avvitato, non incollato oppure, in ultima ipotesi, dei tubi di plastica rigida che il malato deve testare. Mai in nessun caso sono ammessi tubi di plastica pieghevole perché le sostanze che rendono la plastica morbida (gli ftalati) sono per loro natura odorosi (gli ftalati si trovano anche nei profumi) e sono stati associati a disturbi al sistema endocrino. Meglio lasciar stare e seguire il consiglio del Dr Rea che ci ricorda come le sostanze più idonee al malato di MCS siano quelle rigide, stabili e non polverose, nel caso delle plastiche quelle più rigide.